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Le tradizioni del capodanno cinese a Taiwan

Aggiornamento: 7 feb


La festa più importante di Taiwan si avvicina: il primo giorno dell’anno secondo il calendario lunare cadrà quest’anno il 10 febbraio del calendario gregoriano. Il nome di questa festa è chūnjié 春節, “festa di primavera", da noi più nota come "capodanno cinese". Nuovo anno significa nuovo inizio e, come noi, i taiwanesi si augurano che l'anno venturo sia all’insegna della prosperità, della salute, del successo negli studi e negli affari… in poche parole all’insegna della fortuna, sia per sè che per i propri cari.

Per far sì che il nuovo anno inizi con il piede giusto, i taiwanesi perpetuano ogni anno tradizioni antiche, in gran parte ereditate dalla Cina ma alcune con il proprio tocco originale.

I giorni della festa

Nei tempi antichi, i festeggiamenti per l’anno nuovo duravano ben quindici giorni: dalla vigilia del capodanno (primo giorno del primo mese) fino alla festa delle lanterne (quindicesimo giorno del primo mese). Nella società agricola questi giorni significavano un periodo di riposo dal lavoro nei campi e l'occasione di riunirsi insieme alla famiglia per festeggiare insieme. Nella società moderna non è purtroppo possibile avere così tanti giorni di ferie, quindi il governo taiwanese concede in totale 6 giorni di festa per il capodanno cinese e poi uno solo per la festa delle lanterne.

I sei giorni di festa includono l’ultimo giorno dell’anno vecchio (la vigilia del capodanno cinese) e i primi cinque giorni dell’anno nuovo. In questi sei giorni i taiwanesi hanno l'occasione di stare insieme alla propria famiglia e visitare parenti e amici, senza dimenticare di pregare dei e antenati per un anno di buoni auspici.

Le decorazioni per la casa

La preparazione della propria casa per festa di primavera è molto importante: è necessario ripulirla dalla vecchia sporcizia e ornarla di oggetti che non solo la abbelliscano ma anche possano attirare la fortuna.

I taiwanesi puliscono le loro case prima della vigilia e la decorano con il colore simbolo di questa festa: il rosso. Il rosso è colore di buon auspicio, vitale e vivace. Rosso è il colore delle lanterne, che vanno ornare case e templi. Rosso è il colore delle chūnlián 春聯, strisce di carta rossa che recano versi di buon augurio. Si possono comprare nei negozi, ma il posto migliore dove trovarle è il tempio. Sotto il capodanno cinese molti templi mettono a disposizione un calligrafo a cui commissionare quali parole augurali scrivere sulle chunlian. Una volta asciugato l’ inchiostro, si possono portare a casa e appendere sugli stipiti della porte.

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Un altra decorazione è il carattere chūn 春 (primavera) che lo si può trovare su fogli di carta rossa appesi nelle case a testa in giù. Questo perché in chinese la pronuncia di chūn dǎo (carattere "primavera" capovolto) ha una pronuncia simile a quella di chūn dào che significa "la primavera/la festa di primavera è arrivata". Spesso anche il carattere 福 (fortuna) si trova capovolto a significare “la fortuna è arrivata”, ma in realtà secondo la tradizione non si dovrebbe: la fortuna capovolta è la sfortuna!


I taiwanesi adornano case ed esercizi commerciali anche con calendari e con altre decorazioni recanti caratteri, animali o anche divinità di buon augurio. Molti taiwanesi scelgono delle piante portafortuna come l'ananas, simbolo di prosperità. Un'altro esempio è il “bambù della fortuna”, che si trova in piccoli vasi contenenti corte canne di bambù legate da un filo rosso. Il numero delle canne di bambù ha un significato preciso: ad esempio se sono otto significa "crescita, fertilità", se nove significa "buona fortuna".

L'altare e il culto degli antenati

Il culto degli antenati è la componente più importante delle feste tradizionali taiwanesi. Soprattutto il primo giorno dell’anno si tende a ringraziare i propri progenitori, onorarli con offerte ed esprimere loro i propri desideri.

Una famiglia taiwanese può essere molto allargata, con nonni, padri, figli, nipoti, ognuno che vive in una casa o un luogo diverso. Tuttavia alcuni membri di questa famiglia hanno il compito di custodire la tavoletta degli antenati, che reca i nomi degli avi (da parte di padre) di generazione in generazione.

Tradizione vuole che sia presso la dimora dove si trova la tavoletta degli antenati che, durante il primo giorno dell’anno, si rechino tutti i membri della famiglia per rendere onore ai loro progenitori.

Le offerte preparate agli antenati vanno dalla frutta a piatti più elaborati, in particolar modo tenendo a mente cosa i defunti amavano mangiare in vita. Oltre al cibo, vengono preparate sul tavolo davanti all’altare bacchette (per permettere agli antenati di mangiare) e piccolissime coppe d’acqua (per permettere loro di bere). Vengono offerte loro anche candele e soprattutto incenso. Tenendo in mano i bastoncini di incenso accesi, ogni discendente instaura un dialogo silenzioso con i propri antenati, ringraziandoli e affidando loro le proprie speranze. Dopo essersi inchinato tre volte, egli pone l’incenso sull’altare vicino alla tavoletta degli antenati.

Offerte di cibo e incenso vengono preparate anche per un’altra invisibile presenza: lo spirito della casa. I piatti serviti a ringraziare e a imbonire questo spirito vengono preparati su un tavolo distinto rispetto a quello degli antenati.

Nota bene: dopo che tanto cibo è stato preparato per i defunti non verrà buttato, verrà mangiato dai vivi!


Chi è Caishen?

Esiste una particolare divinità che diventa omnipresente durante il capodanno cinese: Cáishén, il dio della ricchezza, che un tempo veniva particolarmente venerato durante il secondo giorno dell'anno lunare. Oggi, da figura della superstizione si è tramutato in simbolo commerciale, una sorta di "babbo natale cinese". Oltre a essere diventato onnipresente nei negozi lotterie (un grande passatempo dei taiwanesi a capodanno) è anche lo sponsor del capodanno cinese. La sua figura grande e piccola popola i centri commerciali, dove spesso si sente il jingle “cáishén dào! Arriva caisheng!”. È a mio parere la divinità più materialistica di tutte, ma rappresenta anche un desiderio ambito di molti taiwanesi (e non solo).

La vigilia del capodanno

Nelle antiche società agricole, quando la vita era frugale, la festa di primavera rappresentava una delle poche occasioni in cui si potevano mangiare prelibatezze. L'importanza del cibo è presente ancora ad oggi, infatti l’evento più importante del capodanno cinese è la grande cena che ha luogo la vigilia del capodanno stesso. Prima della vigilia tutti i taiwanesi ritornano al proprio luogo di origine, non importa quanto lontano. È una rara occasione per stare insieme a parenti che non si vedono da tanto tempo e mangiare insieme a loro fino a scoppiare. Coniugando lo "stare in famiglia" con il "mangiare in abbondanza" , la festa di primavera è senza dubbio molto simile al nostro Natale.

Dopo la cena i membri più giovani della famiglia ricevono dai più anziani le hóngbāo 紅包, buste di carta rossa con dentro del denaro, di solito in banconote di numero pari. La notte della vigilia la tradizione vuole che i bambini non vadano a dormire, ma restino svegli fino all'alba. Si crede infatti che più tardi i bambini vadano a dormire, più si allungherà la vita dei genitori.

Cibi tradizionali

I cibi tradizionalmente legati alla festa di primavera sono molti, e ognuno di essi rievoca nel suo nome un significato di buon augurio. Tra essi ricordiamo:

Pesce: questo è un simbolo molto ricorrente nelle decorazioni della festa. In cinese 魚, pesce, è omofono del carattere che significa “extra, surplus” (餘). Un comune augurio sotto il capodanno cinese è niánniányǒuyú 年年有餘 “ci sarà abbondanza anno dopo anno”.

Carne di pollo: in taiwanese la parola 雞, pollo, ha la stessa pronuncia di “famiglia” . Quindi mangiare carne di pollo è un augurio a fare una famiglia, come nel detto chéngjiālìyè 成家立業 “sposarsi e iniziare una carriera”.


Carota bianca: in taiwanese questo vegetale si chiama càitóu 菜頭, che somiglia alla pronuncia di hǎo cǎitóu 好彩頭, "buona fortuna".



Zuppa di Fat choy: il fat choy è un tipo di batterio utilizzato come vegetale nella cucina cinese. Una volta essiccato esso somiglia a dei capelli neri, per questo è chiamato fàcài 髮菜 (letteralmente “verdura capelli”). Fàcài è omofono di fācái 發財, che significa “diventare ricchi”.

Germogli di bambù: come abbiamo già accennato, il bambù è una pianta fortunata, in quanto è divisa in segmenti che, uno sopra l’altro, la fanno salire molto in alto. Segmento in cinese si dice jié 節, pertanto si ricollega al detto jiéjiégāoshēng 節節高升 “aumentare passo dopo passo”, un augurio di prosperità.



Niangao o “torta dell’anno”: è un dolce di riso glutinoso. Il nome niángāo 年糕 è associato al detto niánnián gāoshēng 年年高升 che si può tradurre “aumentare anno dopo anno” oppure “arrivare sempre più in alto anno dopo anno”. Si crede che chi mangi questo dolce abbia una vita più prospera, quindi una posizione sociale più alta, una promozione oppure voti migliori.


Fagao o “torta della prosperità”: è una sorta di cupcake di farina e zucchero con la parte superiore divisa in due o più segmenti. La pronuncia di Fāgāo 發糕 ricorda quella di fācái, gāoshēng 發財、高升 che significa "diventare ricchi e avere successo"


Ananas: Il nome del frutto in dialetto taiwanese è omofono di wànglái 旺来, che significa “arrivo della ricchezza”. Le ananas usate per decorare le case dei taiwanesi sono piccole, mentre frutti più grandi e maturi trovano posto sulle tavole taiwanesi.


Mandarini: il carattere di mandarino 桔 contiene al suo interno il carattere 吉(di simile pronuncia) che significa “buona fortuna”. Sia il carattere che il frutto ricorrono spesso nelle decorazioni del capodanno cinese.



Giuggiole: il nome cinese di questo frutto è zǎozi 棗子, che si ricollega a zǎoshēngguìzi 早生貴子 "dare presto alla luce un figlio". Nella cultura cinese e taiwanese lasciare alla famiglia un erede è fondamentale!


Da ciò che i taiwanesi mangiano durante la festa di primavera si può facilmente dedurre che cosa sia importante per la loro cultura: prosperità, fortuna, successo, ricchezza, matrimonio e figli.

Il primo giorno dell'anno


Il primo giorno dell'anno è tradizionalmente dedicato a far visita a parenti e amici, augurandosi reciprocamente buon anno nuovo. Oltre a pregare davanti all'altare degli antenati, un'altra pratica molto comune è andare al tempio per onorare gli dei, ringraziarli e chiedere loro aiuto e sostegno per l’anno appena iniziato. Come per gli avi di famiglia, anche sui loro altari vengono portati incenso e vivande. Sia ai defunti sia alle divinità viene preparata inoltre una terza offerta: i soldi di carta. Questi pezzetti di carta gialla, talvolta piegati in forme originali, vengono dapprima posti sull’altare e poi bruciati. Se quelli destinati agli dei vengono bruciati all’ interno del tempio (in camini appositi) quelli destinati agli antenati vengono arsi su bracieri all’aperto preparati di fronte alle proprie case.

Il fumo e la cenere dei soldi di carta si accompagnano al fumo e allo scoppio dei petardi. Secondo la tradizione a il forte rumore spaventerebbe gli spiriti malvagi, oltre a ravvivare l’atmosfera della festa. Attenzione: i taiwanesi più incauti fanno scoppiare i petardi per strada, anche dove passano le macchine!

L’anno del drago

Gli anni del calendario lunare sono raggruppati in un ciclo di dodici, ed ognuno di questi è rappresentato da un animale. Il 2024 sarà l’anno del drago, simbolo di forza, carisma e generosità. Non ci resta quindi che augurarvi lóngnián dàjí 龍年大吉 "buon anno del drago" e gōngxǐfācái 恭喜發財, “auguri di un prospero anno nuovo!”

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