La crisi in Italia si fa sempre più acuta e distruttrice, spingendo tantissimi giovani italiani a cercare all'estero un futuro, una speranza, una seconda possibilità, anzi a volte addirittura la prima. Proprio questa settimana mi è capitato di fare una consulenza per tre giovani trentenni emiliani affascinati da Taiwan e desiderosi di costruirsi qui un futuro. Ma come si può vivere in Taiwan senza essere clandestini? Elenco di seguito alcune soluzioni, dalle più banali alle più complesse.
1. uscire ogni tre mesi dai confini nazionali e rientrarci ogni volta con un nuovo visto turistico trimestrale rilasciato alla dogana, ma attenzione: i detentori di visto turistico NON possono lavorare sul territorio nazionale, pena una multa o addirittura il rimpatrio immediato senza possibilità di ritorno. Ma detto tra noi, è difficilissimo essere beccati a meno che non si lascino tracce evidenti, tipo movimentazioni bancarie palesamente al di sopra delle necessità di un turista.
2. iscriversi ad un corso di lingua cinese o ad un corso universitario ottenendo così un visto da studente attraverso cui richiedere l'ARC (Alien Resident Certificate), rinnovabile ogni anno per tutta la durata del corso di studi. I detentori di tale visto possono lavorare solo dopo aver richiesto un permesso di lavoro, da rinnovare ogni tre mesi, presso l'ufficio studenti stranieri dell'università e solo per un massimo di 15 ore di lavoro settimanali. Ma è possibile farne anche di più, l'importante è che il datore di lavoro ne dichiari solo quindici.
3. sposarsi con una/un cittadina/o taiwanese (soluzione sconsigliabile, a meno che non si tratti di vero amore! sposarsi una taiwanese vuol dire sposare un'intera famiglia...quindi, non so quanto possa convenire!).
4. Investment Residence, si tratta ovvero di spostare una somma di denaro pari a duecentomila dollari americani da un conto del proprio paese di origine ad un conto taiwanese. Si può lavorare tranquillamente o anche aprire un'azienda.
5. Working Visa, ovvero un'azienda taiwanese vi assume e vi sponsorizza per ottenere il visto di lavoro valido solitamente un anno o un anno e mezzo. Solo le aziende con un capitale sociale di 5 milioni di dollari taiwanesi e con un fatturato annuo di 10 milioni di dollari taiwanesi, possono assumere lavoratori stranieri riconoscendogli uno stipendio che non può essere inferiore a 47.971 NT$ (in realtà, è semplicemente necessario che il datore di lavoro dichiari questa cifra, che spesso non viene nella pratica davvero corrisposta). Solo le scuole di lingue straniere che necessitano per la natura propria del loro business assumere docenti stranieri non sono tenute a rispettare tali vincoli. In ogni caso, è necessario per il richiedente avere un titolo di studi universitario (ma anche quest'ostacolo è aggirabile).
6. Aprire un'azienda con un capitale sociale di cinquecentomila dollari taiwanesi, e a nome della neonata azienda fare domanda per il visto di lavoro per il proprietario. Aprire un'attività richiede un mese e mezzo circa, e l'investimento iniziale deve essere bonificato sul conto della neoazienda da un conto estero. Per la pratica di apertura è consigliabile rivolgersi ad un commercialista locale che seguirà l'intero processo per una cifra pari a quarantamila dollari taiwanesi circa.
7. Permanent Residence: lo straniero che ha lavorato ininterrottamente per cinque anni con regolare visto di lavoro sul territorio taiwanese, può richiedere la residenza permanente, da non confondere con la cittadinanza che è ottenibile solo se il richiedente è disposto a rinunciare al proprio passaporto di origine per scambiarlo con quello taiwanese (come dire, fossi matto!).
8. Missionary Visa, nel caso foste preti o mormoni...ma mi sembra anche questa una soluzione difficilmente praticabile.
Un Grazie speciale per l'articolo a Giancarlo. Source : http://sialiagency.blogspot.tw/