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Brindisini vs Taiwanesi al mare

Aggiornamento: 3 apr 2020


PREMESSA-

L'estate si avvicina, da vero italiano si inizia a sentire quella voglia di mare, spiaggia e relax... ora siamo a Taiwan, come funzionano qui le cose? Certo il mare qui è meraviglioso, la stagione estiva dura 6 mesi o ancora di più a Sud, ma notate che le coste paragonabili al paradiso, che da noi sarebbero piene di villette con piscina, ombrelloni, asciugamani e un carnaio di gente...qui sono disabitate.. O dove vediamo qualche struttura costruita dall'uomo altro non sono che cimiteri, ogni tanto qualche cittadina di poche case in una insenatura con porticciolo, pescherecci e bancarelle che vendo pesce fresco appena cucinato, qualche faro o scalinata con balcone e panchina per goderci il paesaggio, 4 turisti che si avventurano. Ma cerchiamo di capire meglio come funzionano le cose qui, in questo articolo Giancarlo Zecchino cerca di spiegarci le differenze tra italiani e taiwanesi in un simpatico articolo.

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IL BRINDISINO AL MARE

Il brindisino non và al mare per nuotare, nè per abbronzarsi, nè per giocare a beach-volley o a racchettoni, nè tantomeno per raccogliere conchiglie o fare castelli di sabbia. Il vero brindisino non fà niente di tutto ciò: lascia che siano gli altri italiani ad indossare "le pinne e gli occhiali". Il brindisino al mare lo riconosci subito... Porta con sè un grande ombrellone, a volte se c'ha voglia di esagerare, si porta dietro un piccolo gazzebo...con i raggi ultravioletti che ci sono in giro la prudenza non è mai troppa! Di certo non si fà mancare le sdraio, diversi modelli: quella bassa da usare sul bagnosciuga, quella con braccioli per quando deve leggere la Gazzetta dello Sport, quelle in plastica usa e getta..non si sà mai arrivino ospiti, e una sedia in legno apri e chiudi..può sempre servire! La borraccia d'acqua non può mancare, almeno quella di 5 litri: al mare fà caldo, con conseguente sudata e ugola da inumidire con frequenza. Anzi è proprio dalla borraccia che si capisce che per il brindisino andare al mare non è un'attività di svago, ma una vera e propria missione da preparare con la massima attenzione e nei minimi particolari. Così, la notte prima della giornata al mare mette nel congelatore due bottiglie d'acqua in plastica che ha appositamente comprato per l'occasione. All'alba armato di panno e martello rompe il ghiaccio in cubetti da dimensioni non troppo piccole, altrimenti si sciolgono troppo in fretta, ma nemmeno troppo grandi, altrimenti è impossibile ficcarli nella borraccia. Un lavoro meticoloso e di estrema precisione: sbagliare vuol dire rischiare di vedere i miraggi nelle ore più calde della giornata marittima!! Ma arriviamo a bomba: il frigo da mare! Anche qui la preparazione è lunga e meticolosa, tant'è che ad ogni componente della famiglia viene assegnato un ruolo: c'è chi si occupa della preparazione del ghiaccio, c'è chi prepara i panini, chi sceglie le bevande, chi sbuccia e taglia a cubetti la frutta, chi prepara il caffè freddo nella bottiglietta di 50cl anche questa comprata appositamente per l'occasione, chi raccoglie forchette, bicchieri e tovaglioli, fino ad arrivare al controllo finale da parte del responsabile della catena che è incaricato a chiudere il frigo e ad assumersi la responsabilità in caso qualcosa mancasse o fosse stata dimenticata!

Finalmente si parte! Arrivati al mare, (i pugliesi ci mettono due minuti a raggiungere spiagge incantevoli...non hanno bisogno di farsi 2 ore di macchina per recarsi in una squallida e striminzita spiaggia ligure...) si comincia...a mangiare! Colazione con caffè freddo (ma non si poteva fare a casa?)...avendo mangiato non puoi mica farti subito il bagno! Leggi il giornale mentre aspetti che la digestione faccia il suo corso...Il processo digestivo non è ancora finito che ti rendi conto che è già mezzorgiorno: bisogna iniziare a disporre gli asciugamani in posizione strategica pronti per ospitare le vettovaglie. Dopo aver passato almeno un'ora a pranzare e scambiare pietanze con amici (dal semplice panino, alla pizza, fino ad arrivare alla parmigiana), sei così pieno che non ha nemmeno voglia di provare ad alzarti...dalla posizione seduta passi direttamente a quella sdraiata: è il momento del pisolino...Stai dormendo già da un'oretta circa come un angioletto che proprio sul più bello arriva il solito giocatore incallito che ti fà: "la facciamo una partitina?". E vai con la scala quaranta sia a chiusura che a punti, briscola, scopa e tresette...si son fatte le cinque, ed è il momento dello spuntino: panino comprato la mattina prima di partire dal salumiere di fiducia e birrozzo! Ora vorresti proprio farti un bel bagno, l'aria è fresca e l'acqua è tiepida...ma ci risiamo, dopo il paninazzo devi aspettare che il processo digestivo faccia il suo corso e poi magari puoi farti il bagno...Nel frattempo, ti fai una giocata a boccie, finchè non ti accorgi che il sole è scomparso ed è quasi impossibile mirare al pallino! Nonostante la partita sia arrivata al culmine dell'eccitazione (in questo mondo c'è anche chi è capace ad eccitarsi per una partita a boccie...), decidi con gli altri giocatori di smettere e rimandare ad una prossima occasione...

Realizzi, anche un pò aiutato da quel puzzo-fetore che hai addosso dopo una giornata che sudi come un maiale, che sono già più di otto ore che sei al mare e non ti sei ancora fatto nemmeno una nuotata! D'impulso corri verso la riva, hai una voglia pazzesca di acqua di mare, e di sbracciare nell'acqua, ormai calda dopo una lunga giornata di sole estivo, e per questo ancora più invitante...sei lì per lì per tuffarti quando senti una voce tentatrice: "l'arrosto è pronto, mettiamoci a mangiare prima che anche questo ultimo raggio di luce se ne và...". La proposta è logica, ma ciò che più ti attira è quell'ala di pollo arrostita che mangiata al mare ha tutt'altro sapore! Ragioni tra te e te: "ma sì...il bagno posso farmelo dopo!". Corri disperato verso il falò, temendo di essere in ritardo e che non ti sia stata lasciata nemmeno una piccola costina di maiale, ma poi giunto vicino alla griglia ti rendi conto che c'è ancora carne per un intero reggimento! Mangi e bevi mentre chiacchieri, il vino rosso scorre mentre qualcuno intona una di quelle solite canzoni da mare e falò...

E più di un'ora che chiacchieri ed è già da un pezzo che l'arrosto è stato polverizzato. Pensi: "cosa c'è di più bello di farsi una rilassante nuotata proprio ora, ora che non c'è nessuno in acqua: ho tutto il mare per me!". Con un pizzico di egoistico orgoglio che nasce nel tuo cuore dopo questa riflessione, ti avvii verso la riva con un passo lento, intento a godere al massimo del piacere di sentire la sabbia soffice e fresca sotto i tuoi piedi, e quell'odore di salsedine sempre più acuto ma non per questo nauseante. Stai per immergerti, quando un amico, che ti ha seguito per tutto il percorso con lo sguardo furtivo e preoccupato, quasi ansimante ti grida: "ma che fai? stiamo per andarcene e tu ti fai il bagno? c'è già la luna, come pensi che potrà asciugarsi il costume?". Non hai nemmeno il tempo di ribattere che lui continua: "Non ti sei fatto nemmeno un bagno fino ad adesso, e ora ti viene questa voglia!".

Con un profondo senso di colpa fai qualche passo indietro. Con la punta delle dita dei piedi giochi con l'acqua...ti trastulli sul bagnosciuga, guardi un pò di quà e un pò di là... Con il costume completamente asciutto ed intatto sei sulla strada del ritorno...seduto su un asciugamano attentamente steso sul sedile della macchina, pensi: "Che bella giornata di mare...per non parlare poi dell'acqua: semplicemente favolosa!!".

IL TAIWANESE AL MARE---------------------------------

Il taiwanese non và al mare per nuotare, ma per 玩兒水 (wanershui), che è un verbo che non ha nessun diretto corrispettivo nella lingua italiana in quanto da noi non esiste tale concetto!! Traducendo con una parafrasi, potrebbe venir fuori una cosa del genere: "divertisi con l'acqua", "giocare con l'acqua"... insomma ciò che fanno i bambini italiani dai tre ai sei anni al mare!!

Ciò che colpisce l'occhio del turista straniero maschio è notare, con infinita delusione, che sono pochissime le ragazze taiwanesi che indossano il bikini: la maggior parte indossa infatti una T-shirt sul costume, o addirittura un prendisole... un pò come quando mia nonna và al mare! Le più disinibite, indossano un bikini che ha nella parte inferiore non ha la mutandina, ma un pantaloncino corto. Alcune indossano i boxer da uomo...da paura!! Di certo, non c'è nemmeno l'ombra dei così diffusi in Italia e seducenti triangolini...che delusione! A parte gli scherzi, ho cercato di capire la ragione culturale-sociale che in fin dei conti c'è alla base di tutti gli stili di abbigliamento. Mi è stato risposto dai taiwanesi che qui le donne hanno un forte senso del pudore, a parte poche eccezioni, e che alcune ragazze si vergognano a morte del proprio aspetto fisico... effettivamente indossare i triangolini se hai la prima di seno, o nemmeno quella, è un pò imbarazzante. Con questo non voglio assolutamente dire che le orientali siano meno belle delle occidentali, anzi... ma di questo vi racconterò in un'altra occasione.

La cosa più stravolgente è notare che anche i ragazzi indossano le magliette al mare...con conseguenti abbronzature da camionisti! Così, quando decidono di levarsi finalmente la maglietta c'è da divertirsi e sbellicarsi nel veder passeggiare tutti questi esili corpi maschili con l'abbronzatura a forma di T-shirt! Per niente stylish...ma si sà, i taiwanesi non curano l'aspetto personale con quella stessa ossessione che schiavizza le menti occidentali.

I taiwanesi al mare non giocano a racchettoni, nè col frisby, nè a carte. Il taiwanese al mare ama insabbiarsi e fare foto a tutti e con le stesse imbarazzanti e ridicoli pose! Il taiwanese al mare non sapendo nuotare, noleggia grandi canottini con cui divertirsi come un bambino che fà il bagnetto con la paperetta gialla, oppure si fà un giro sul bananone o sugli scooter d'acqua. Qui non esiste il pedalò, che non può invece mancare sulle spiagge italiane...effettivamente, perchè noleggiare un mezzo che poi richiede della forza umana per muoversi...questi taiwanesi sanno ragionare! Le spiagge taiwanesi non sono invase da teli da mare, nè da donne stese con accanto l'abbrozante, l'olio solare e le diverse cremine protettive. A dirla tutta, le taiwanesi, come tutte le orientali, temono il sole e non vogliono affatto abbronzarsi. Per loro l'abbronzatura diminuisce il loro fascino...ed è per questo che anche l'estate vanno in giro con ombrellini che sono degli amatissimi accessori qui in Oriente! In effetti, da queste parti è facilissimo beccarsi una forte insolazione: a me è già capitato due volte! E' davvero sorprendente notare come il clima influenzi l'abbigliamento, la scelta degli accessori, e il concetto di eleganza e bellezza! Il taiwanese al mare ama fare i castelli di sabbia, ma non ha bisogno di paletta e secchiello. Il taiwanese al mare non si porta la sdraio in plastica, nè il frigo da campeggio, nè tantomeno l'ombrellone. Sulle spiagge taiwanesi non ci sono i vucumprà e nemmeno i venditori di riviste o gelati o sigarette da contrabbando (quest'ultima categoria forse c'è solo sulle spiagge tarantine e brindisine!!). Il taiwanese al mare non legge: gioca con la sabbia e con l'acqua fino a quando rimasto senza energie decide di smetterla di comportarsi come un bambino!

CONSIGLI

Taiwan è un isola con infinite spiagge senza anima viva, specialmente la costa che parte da Tamsui e gira per Keelung per proseguire in giù verso Yilan e poi Hualien-Taitong per girare la punta sud e risalire verso Kenting e Kaohsiung, un infinità di coste paradisiache, tre i luoghi più belli al modo, spiagge deserte a perdita d'occhio, dovete fare un po di strada perché i luoghi incantevoli sono distanti dalle principali città del nord, invece Kaohsiung dispone di belle spiagge a pochi chilometri, la zona più bella è la costa Est, qui Taiwan è poco abitata, con alte montagne che formano scogliere sul mare, poche zone pianeggianti, ma attenzione, questo è Oceano Pacifico, senza anima viva, potrebbe essere pericoloso fare nuotate, le onde possono essere enormi, le correnti marine e le maree creano risacche durante la giornata che potrebbero spingervi al largo e rendervi impossibile tornare a riva, sulla costa est si infrangono grosse tempeste e venti impetuosi, qui il mare non è quello calmo del mediterraneo, quindi prestate attenzione, solitamente i taiwanesi nuotano in spiagge recintate, con bagnino, molto famosa la zona di Hualien e Kenting, altro non è che una piccola Rimini sul Mar Cinese (frequentata specialmente da molti europei e americani dove trovare pub e vita notturna), ci sono lungo le statali sulla costa aree di sosta con ampi parcheggi, dove poter raggiungere le spiagge usate dai taiwanesi, attrezzate con baretti, gelaterie, pesce fresco, bagni, moto d'acqua, sono qui i luoghi dove poter stare al mare in modo sicuro.

I taiwanesi più che al mare amano bagnarsi nelle numerose zone termali e hotel con terme e piscine coperte, sono tanti i parchi acquatici in tutte le città, ce ne sono anche a Taipei, tenete presente che molti condomini in città hanno piscine, palestre e sale giochi, quindi i taiwanesi non sentono il bisogno di andare al mare per rilassarsi, queste coste più che un luogo per cercare rinfresco e fare una nuotata per i locali sono posti per fare escursioni e godersi di un bel paesaggio, farsi un selfie, proteggendosi dal sole, non forzate la vostra ragazza taiwanese a prendere il sole e scottarsi, la loro pelle potrebbe non essere abituata alle scottature, ho conosciuto ragazze che sono diventate rosse per via della giornata passata in piscina, rimaste così per alcune settimane per poi ridiventare bianche, l'abbronzatura specialmente per le done non è vista bene e potrebbe demoralizzare la vostra consorte.

Il campeggio è quasi inesistente e sconsigliato, vuoi per il clima e per le imprevedibili condizioni atmosferiche, che per le numerose strutture alberghiere a prezzi accessibili.

Si sta sempre più diffondendo la pratica del Surfing, in voga nella zona di Yilan, Hualien e Kenting.

Se volete divertirvi con i vostri amici cercando rinfresco recatevi in un bel parco acquatico.

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Articolo di Giancarlo Zecchino

tratto dal blog "VIVERE A TAIWAN"

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