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Cristian Parolini: "l’inizio promette bene, ora vedremo dove mi porterà questa nuova avventura"

Aggiornamento: 9 apr 2020


Per la rubrica "La mia vita a Taiwan" vi presentiamo Cristian. Ciao a tutti, mi chiamo Cristian, sono un Trentino vagabondo, cuoco di professione, ma soprattutto per passione, visto che il cibo è stato un’argomento che mi ha sempre interessato.

Fin da quando ero bambino, infatti, mentre mia madre cucinava, amavo sedermi in cucina e guardarla mentre impastava, tritava e farciva.

Sono sempre stato curioso, e volevo capire come fosse possibile mescolare alcuni ingredienti, metterli in forno, e con mio grande stupore veder uscire dopo una mezz’ora una torta o una lasagna.

Qual’era il segreto? dov’era la magia?

Da allora sono passati 40 anni, e quel bambino, dopo essersi diplomato alla scuola Alberghiera ne ha bruciate di pentole e sporcato di grembiuli; si è riempito le mani di tagli e scottature, ha inzuppato di sudore migliaia di giacche da cuoco in bollenti cucine, dalle osterie ai ristoranti stellati, in Italia e all’estero.

Per quasi 15 anni ho avuto anche la fortuna di lavorare e poter successivamente gestire alcune Hospitality VIP nei paddock di MotoGP e Formula 1, cosa che mi ha permesso di viaggiare in lungo e in largo per il mondo, visitare paesi stranieri, confrontarmi con altri miei appassionati colleghi di altre nazioni e altre culture ed assaggiare ricette tradizionali locali e primizie esclusive.

Dal 2005 al 2010 ho avuto un ristorante in gestione sulle rive del lago di Garda, dove sono nato, ma rimanere fermo non faceva per me, quindi ho messo i coltelli in borsa e ho ricominciato a viaggiare, in compagnia di Katia, il mio amore grandissimo e la mia critica più severa, destinazione Asia, alla scoperta dei sapori nascosti negli street food markets.

Capitati a Taiwan per caso all’inizio del 2016 per incontrare un mio amico e collega ristoratore, abbiamo visitato per qualche tempo l’isola e dopo aver conosciuto Annalisa ed il suo gruppo di amici a Taichung, abbiamo deciso di fermarci un po’ di più per conoscere meglio il territorio e la cultura di questa nazione.

Qui si possono gustare i piatti delle 5 migliori scuole di cucina cinese, con centinaia di antichissime ricette tradizionali, e la moltitudine di cuochi al sevizio dell’elite cinese fuggita a Taiwan durante l’avanzata delle truppe comuniste di Mao, ha contribuito a moltiplicarne le variazioni e ad alzare il livello di raffinatezza.

Questo, unito alle influenze lasciate dai portoghesi prima, e dai conquistatori giapponesi poi, ha dato vita ad un panorama gastronomico vastissimo che partendo dagli snack dello street food, per arrivare ai grandi ristoranti blasonati delle grandi città offre a dei palati curiosi e non prevenuti, una straordinaria esperienza di degustazione quasi inesauribile. IO FELICE !!

Con questi presupposti come fa un cuoco come me a non innamorarsi di questo paese?

Cosi eccomi qua’, dopo una breve e deludente esperienza lavorativa in una azienda inglese, ora lavoro come Chef Executive in un ristorante nella zona di Daan, “LA PIOLA” Cucina Italiana, e mi piace un sacco.

E’ un piccolo ristorantino con pochi posti a sedere ed un bel bancone esterno perfetto per un aperitivo dopolavoro, un ambiente familiare e non troppo formale, sembra di stare a casa.

È bellissimo, tutte le mattine vado al mercato con il mio assistente che mi aiuta nelle traduzioni e contrattazioni e compriamo pesce freschissimo, verdure, spezie e frutta fresca che troviamo sulle fornitissime bancarelle dei commercianti locali.

Una volta fatta la spesa torniamo al ristorante e si comincia a cucinare, soprattutto ricette regionali tipiche Italiane, dal Nord al Sud, tutto fatto in casa e partendo da materie prime locali, alla vecchia maniera, come cucinava mia mamma, mariniamo e affumichiamo il pesce da servire a carpaccio, ravioli, gnocchi, paste, pane e dolci fatti in casa, carni cotte lentamente con le nuove tecniche ma con ancora gli antichi sapori.

Il nostra carta è ridotta ma cambia spesso, ed abbiamo sempre qualche “special” fuori menu con una buona selezione di vini in abbinamento e un bel sorriso di benvenuto.

Insomma l’inizio promette bene, ora staremo a vedere dove mi porterà questa nuova avventura.

Un saluto a tutti, vi aspetto alla “Piola” per un’aperitivo e 4 chiacchere o una cenetta in compagnia.

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